È un concept molto stimolante l'idea di richiamare il rapporto fra arte e scienza nel topos riattualizzato della Wunderkammer, quella magica camera cioè che ha coinvolto e si è sviluppata in molte corti europee, in particolare dal Cinquecento fino al secolo dell?Illuminismo. Perché questo museo antelitteram richiama gli intrecci che storicamente si sono creati fra i linguaggi della scienza e quelli dell'arte, e che sono stati indagati da numerosissimi studiosi delle discipline tanto dell'uno quanto dell'altro mondo.
Molteplici sono le evidenze di questa relazione, a partire dalla natura polisemica della parola greca techne, la cui duplice traduzione in arte e tecnica evidenzia l'origine simbiotica di questo rapporto; e assai nutrito è il campionario degli interpreti che magistralmente ne richiamano l'alfabeto comune, dall'opera poliedrica del geniale Leonardo da Vinci fino ad arrivare ai giorni nostri a un poeta come Andrea Zanzotto e ai suoi versi chimico-lirici.
Quel che sarà interessante approfondire è il terreno carsico di questo storico legame, l'alfabeto delle costanti cioè che in profondità hanno favorito e favoriscono questa feconda relazione. È del tutto evidente, ad esempio, come il linguaggio figurato, con le sue metafore, sia fonte non solo di una nuova espressività ma all'origine di molte conoscenze, nell'uno e nell'altro campo, come pure il concetto di simmetria abbia guidato la mano e la visione di molti artisti.
Volendo andare ancora più a fondo, e ritornando al significato originario Wunderkammer, va evidenziato che l'inclinazione umana alla meraviglia (patrimonio dell'infanzia), cioè allo stupore, si configura come il vero trait d'union fra la ricerca scientifica e l'esplorazione artistica, capace di rinnovare o trasformare ció che sempre i tedeschi definiscono weltanshauung, quella visione del mondo che, di epoca in epoca, ha la forza di immaginare un nuovo futuro.
La Wunderkammer di Noale va in questa direzione ed è sicuramente un segno dei tempi che stiamo vivendo.
Lucio Carraro
Scrittore e poeta