organizzazione:
Strada del Radicchio | www.stradadelradicchio.it
Tant’Arte | www.tantarte.org
co-organizzazione:
Comune di Ponzano Veneto
Pro Loco di Ponzano
periodo:
dal 14 al 29 aprile 2018
luogo:
Casa dei Mezzadri
Ponzano Veneto (Treviso)

Inaugurazione:
Sabato 14 aprile 2018
h. 18:00
Casa dei Mezzadri
Ponzano Veneto (Treviso)
presentazione:
dott.ssa Roberta Gubitosi
storica dell’arte

Opere di:
Brunilda Beu | Albania
Ermanno Berselli | Italia
Elena Cappelletto | Italia
Sauro Cavallini | Italia
Alan Concas | Italia
Enrico Del Rosso | Italia
Enrico Fattorello | Italia
Renzo Galiazzo | Italia
Sergio Giromel | Italia
Luciano Longo | Italia
Daniela Marangone | Italia
Tiziano Marchioni | Italia
Emanuela Mezzadri | Italia

Presentazione

Dal 14 febbraio al 29 aprile la sala di Casa dei Mezzadri a Ponzano Veneto ospiterà la sesta “tappa” dei “Cenacoli d’arte lungo la strada del radicchio”, mostra itinerante di pittura, scultura e grafica che tocca i comuni di veneziano, padovano e trevigiano posti sulla strada del radicchio, Scorzè, Salzano, Castelfranco Veneto, Vedelago, Zero Branco, Ponzano Veneto e Trebaseleghe.
La mostra, organizzata dalle Associazioni “Strada del radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco” e “Tant’arte” sarà visitabile gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle 18.00 alle 21.00 ; il sabato e i festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 21.00; domenica 15.04 dalle 10.00 alle 21.00.Con gli stessi orari, al 1° piano sempre di Casa dei Mezzadri sarà inoltre visitabile la Mostra permanente di macchine e strumenti fotografici d’epoca.
Saranno esposte opere di: Brunilda Beu, Ermanno Berselli, Elena Cappelletto, Sauro Cavallini, Alan Concas, Enrico Del Rosso, Enrico Fattorello, Renzo Galiazzo, Sergio Giromel, Luciano Longo, Daniela Marangone, Tiziano Marchioni ed Emanuela Mezzadri; artisti tutti di buon livello e con alle spalle un buon curriculum internazionale che, utilizzando diverse tecniche e materiali, ci presenteranno la loro poetica.
Tra le opere esposte , di particolare interesse sono le opere dello scultore fiorentino Sauro Cavallini e del trevigiano Luciano Longo e dei pittori Sergio Giromel e Emanuela Mezzadri. Sauro cavallini presenta 4 sculture all’apparenza mutevoli e mai statiche, se non per il tempo di un respiro, con anatomie plastiche di estrema naturalezza, pur nella loro stilizzazione. Nelle sculture di Luciano Longo la bellezza è interpretata con emozione, suscitando forti sentimenti. Sembra un mito creato dall’artista per mantenere unlegame, una sorta di cordone ombelicale che unisce la materia alla realizzazione della figura stessa.
La pittrice lombarda Emanuela Mezzadri esprime nei suoi dipinti con estrema raffinatezza il concetto di vita filosofico giapponese del kintsugi, che ritiene che la vita è integrità e rottura insieme, rompendo e ricomponendo lo spazio, riempiendo le fratture con ceralacca e polvere d’oro e con il blu, il colore dell’equilibrio.
I dipinti di Sergio Giromel denotano il sapiente uso delle scansioni coloristiche, la consolidata capacità di strutturare l’insieme mediante giochi chiaroscurali e la piena padronanza del vibrato luminoso con la luce che si innerva e compenetra la materia pittorica ravvivandola e vivificandola.
Sabato 14 aprile alle ore 18.00 si terrà la cerimonia d’inaugurazione, alla presenza delle autorità e con la presentazione critica della dott.ssa Roberta Gubitosi.
L’esposizione, già alla seconda edizione, rientra in un progetto molto innovativo che tende a far comunicare settori che solitamente hanno poco a che fare tra loro, ovvero l’arte e il territorio. Nata dalla constatazione sia dell’importanza di un approccio sereno, senza fretta (slow) all’arte e alle relazioni umane e sia del ruolo dell’arte quale agente in grado di favorire la reciproca conoscenza e interscambio culturale tra differenti popolazioni questo progetto tende alla promozione dell’interferenza e dell’interscambio tra differenti culture artistiche, quale spazio di relazione fra diverse realtà, rappresentando un’occasione per focalizzare l’attenzione sul territorio mettendolo in relazione, anche da un punto di vista sociale, con un panorama più ampio.
In quest’ottica assume valore la capacità insita nell’arte di agire quale potente strumento in grado di promuovere la sensibilità artistica e la crescita culturale tra la popolazione.
L’originalità dell’evento, non solo una rassegna d’arte ma anche la possibilità da parte della popolazione di interagire direttamente con gli artisti aumenterà il grado di attenzione creando con il pubblico un’ottimale relazione fondata sul rapporto diretto. Tutto ciò permetterà un effettivo e colloquiale interscambio rendendo più pregnanti gli obiettivi attesi.