GIANNI FAVARO nasce a Mogliano Veneto nel 1949.
Il suo avvicinamento al mondo dell’arte risale agli anni settanta quando inizia a dipingere.Sostenuto da lusinghieri riscontri prosegue nel suo percorso finchè,all’inizio degli anni ottanta,il suo interesse si sposta verso le tecniche dell’incisione calcografica fino a farne in seguito la sua attività prevalente.
Dopo un primo periodo di studio e di pratica si iscrive alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia dove frequenta i corsi di tecniche dell’incisione ed un corso speciale per artisti sotto la Guida di Nicola Sene.
Alla fine degli anni ottanta fa parte del Gruppo di artisti fondatori dell’associazione “Atelier Aperto” ed all’interno di questa ha modo di approfondire la ricerca e l’applicazione delle tecniche tradizionali,tra le quali privilegia l’uso dell’acquaforte combinandola spesso con l’acquatinta.
Dopo parecchi anni di lavoro ha modo, a partire dal 2000, di trasmettere le proprie conoscenze tenendo dei corsi di Tecniche dell’Incisione presso il “Circolo Culturale Calcografico” di Mestre.
Dal 2008 fa parte dell’ALI.(Associazione Liberi Incisori).
Dal 2013 fa parte dell’Associazione Nazionale Incisori Contemporanei.
L’ultimo triennio lo vede tra gli espositori in importanti Rassegne Nazionali ed Internazionali tra le quali:
Triennale Europea della Stampa Contemporanea “Estampadura” - TOLOSA nell’Aprile / Maggio 2013.
16° Biennale Internazionale de la Gravure de SARCELLES nel Novembre / Dicembre 2013.
15° Triennale Internazionale della piccola Grafica – LODZ nel Giugno / Settembre 2014.
BGC -Biennale di Grafica Contemporanea – PERUGIA nel Dicembre 2014 / Gennaio 2015.
Premio Acqui – XII Biennale Internazionale per L’Incisione nel Giugno/Luglio 2015
BIPB – Bucharest International Print Biennale 2016
“Un linguaggio grafico quello di Gianni Favaro, che traduce una introspezione attenta e costante fatta su di sé e sulle tematiche che via via ci propone.
Squarci di vita comune, bloccati per un istante, quasi fossero in posa per stigmatizzare il tempo; solo la luce, sfiorando magicamente gli oggetti e gli spazi avvolgenti, riesce a vivificarne il respiro dandoci dei suggestivi fotogrammi esistenziali.
La minuziosità esecutiva riproduce eloquentemente la naturale indole analitica di questo artista.
Le sue opere ci fanno riscoprire identità, valori, sentimenti ed emozioni, a volte sopiti a volte sopraffatti da una logorante e inesorabile civiltà massificata.
Le sue incisioni sono infatti un mondo ritrovato, un momento di compiaciuta e ossigenante pausa contemplativa, uno spazio pervaso da soffusa elegiaca poesia; la poesia delle cose, che è la fonte da cui Favaro attinge le emozioni più autentiche, per trasmetterle - con certosino “incidere” - a quanti amano la genuinità del messaggio artistico.”
G . Zaramella
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