“Bernard Coignard segue una riflessione personale attraverso un opera che resiste all’ interpretazione risvegliando lo sguardo. E gli crea uno spazio di libertà che invita a una relazione emozionale e poetica con il mondo.”
Fabien di Rocco,
agente artistico.
È nato nel 1960 ed è cresciuto a Parigi. Fin da giovane provò un attrazione particolare per l’ espressione artistica, frequentando regolarmente i musei e le sale da concerto. A 15 anni l’ amore folle per una giovane stella della danza l’ indirizzo verso il conservatorio, la coreografia e l’ insegnamento della danza. È solo nel 2006, in seguito a un immobilizzazione prolungata che Bernard scelse la pittura come modo di espressione. Autodidatta ha sperimentato i materiali, i colori, i supporti per qualche anno prima della sua prima esposizione che si svolse nel 2011. Lavora nel sud ovest della Francia in Italia e in Grecia. Inoltre espone e partecipa ai saloni d’ arte contemporanea 7, 10 volte all’ anno sia, in Francia che all’ estero. Le tele sono realizzate ponendole su una tavola piana in modo da poterci girare attorno per catturare i differenti effetti della luce e adattare l’ inclinazione e la dinamica del gesto di dipingere secondo l’ effetto desiderato e ricercato. La composizione e la ricerca della luce viene fatta in aggiunta o diminuzione della materia sia nella pittura ad olio che in quella acrilica. C’ è una interdipendenza molto forte tra lo strumento di pittura e il progetto che deve essere ricondotto allo spazio reale con una varietà curiosa di diversi utensili: piccoli coltelli da pittore, spatole, cazzuole per realizzare l’ intonaco dei fabbricati, spazzole da colla dei tappezzieri, materiali da cucina o bacchette per le tende: il suo sviluppo artistico si è articolato in questi ultimi anni intorno a due programmi interdipendenti che si accrescono uno dell’ altro, 1)una ricerca sulla materia e il colore spesso per cicli: paesaggi acrilici, i campi arati, Venezia, percorrere cielo e terra, dei luoghi dove andare 2)una grande opera uscita da un profondo cammino spirituale costituito da 44 quadri presentati in 3 settori, iniziati nel 2013 e finiti nel 2017: empietés. La sua esperienza coreografica, il lavoro con il mondo dello spettacolo, lo studio della luce, la ricerca della teatralità, guidano le sue intenzioni artistiche. Questa pittura non può essere tuttavia definita come astratta numerose tele sono dei veri paesaggi visti, assorbiti, creati mai copiati ma che ci appaiono come in uno splendido sogno.
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